l'archetipo del femminile e la donna

Il Femminile viene esperito come il vaso per eccellenza. La donna come corpo-vaso è l'espressione naturale dell'esperienza della donna che porta in sé il bambino. La donna non è solo il vaso che, come ogni corpo, contiene in sé qualcosa, ma è in origine per se stessa, il vaso della vita in sé, in cui si forma la vita, e che genera ogni cosa vivente, volgendola fuori di sé, verso il mondo. Il vaso è un contenitore, che protegge e dà sicurezza; ma è inoltre, anche il vaso nutriente, che procura al neonato e al bambino da mangiare e da bere. 

Solo quando si sia inteso l'ambito delle funzioni fondamentali del femminile che, prescindendo dalla funzione del dare la vita, possiede ance la funzione del nutrire, del dar calore, del proteggere e del difendere, è possibile comprendere il significato e il valore simbolico centrali del femminile, a cui sin dal primo momento spetta un carattere grande. Queste parole, tratte da "La Grande Madre" di Erich Neumann, riferite in questo caso all'archetipo del Femminile, ci fanno comprendere quanto il femminile racchiuda in sé.  Il grembo della donna dà la vita. Bambini, idee, creatività - nasce tutto dal grembo, dal femminile più puro. Come può essere quindi che la donna, creatrice di vita, sia considerata meno, di minore importanza, maltrattata, vilipesa, rispetto all'uomo? 

Le"traduzioni" fatta dalla Bibbia ci insegnano che la donna nacque dalla costola di Adamo. Eppure nell'antica Tradizione ebraica la prima moglie di Adamo fu Lilith. Lilith, non menzionata nella Genesi del Vecchio Testamento ma che invece assume un ruolo di primo piano nella Cabala ebraica. Lilith, creata dalla Terra, Lilith creata uguale ad Adamo (la figura di Lilith verrà approfondita in un altro post), Lilith la prima donna, non gradita in quanto essere di pari dignità dell'uomo. 

Approfondendo la storia nascosta, quella non insegnata nelle scuole, porta ad una consapevolezza sempre maggiore di quanto la figura della donna sia da sempre considerata inferiore. E non è un discorso femminista, ma puramente logico di parità.