Mi faccio il lifting. Alla mentalità

Immagine da surfingmama.wordpress.com

Il volto esprime il nostro vissuto, le nostre emozioni, i nostri dolori e le nostre felicità, il nostro tempo, la nostra vita. 

Eppure, ci vergogniamo. 
Ci vergogniamo delle rughe che parlano all’altro della nostra vita, ci vergogniamo dei segni che sono solo nostri e ci contraddistinguono, ci vergogniamo di noi stesse.

E quindi facciamo un lifting, vero, profondo, a questa mentalità che ci vuole schiavi della bellezza effimera, a questa nostalgia che ci pervade quando ci guardiamo allo specchio e ci confrontiamo con la fotografia che tanto amiamo di quando avevamo 20 anni, a questa spasmodica attenzione verso le rughe, i chili, le macchie.

La modella Gigi Hadid, immagine da www.elle.com

Il passare del tempo, una volta considerato sinonimo di saggezza, viene vissuto come un deturpamento del nostro essere. 

La grande Anna Magnani al truccatore in “Mamma Roma” diceva “Lasciami le mie rughe, non togliermene nemmeno una. Ci ho messo una vita a farmele!” 

L'attrice Anna Magnani, immagine da cinema.sky.it

Pasolini sentiva il viso come luogo di incontro di energie ineffabili che esplodono nell'espressione in qualcosa di asimmetrico, di impuro di composito contrario del tipico.

Immagine da laclasseisnotwater.wordpress.org, autore non trovato. 
Se qualcuno avesse dei ragguagli in merito, vi prego di farmelo sapere. Grazie

Che ne è del volto delle donne e del loro invecchiare nella loro unicità? 

Ci sentiamo vulnerabili nella nostra imperfezione senza renderci conto che è un grande punto di forza.

 Immagine da miss-mary-quite-contrary.tumblr.com,  
fonte dieunendlichegeschichte, via eclecticmusing

Il mito della giovinezza è un’idea da sradicare. Sta minando la nostra anima, la nostra vita. 

La vecchiaia viene vista come un’epoca insignificante, improduttiva, un tempo di mera sopravvivenza in attesa dell’ineluttabile. 
Dimentichiamo troppo spesso che la vecchiaia, invece, è uno scrigno di memorie e di ricordi che, portati alla luce come tesori nascosti, rendono una società più forte e più ricca.


25 aprile, la Resistenza delle donne: "Staffette e combattenti,
in prima linea nei campi nemici", da www.ilfattoquotidiano.it

Onora la faccia del vecchio è scritto nel Levitico (19,32). 

E io voglio che nella mia faccia si vedano tutti i miei percorsi nella vita. 

I viaggi, gli amori disperati, vissuti, amati, gli abbandoni e gli addii, gli amori felici, gli amici e le persone incontrate nel percorso della vita, i figli, i lavori, la ricerca di me stessa. 

Voglio che nella mia faccia traspaia il mio essere donna, madre, moglie. Voglio che la mia faccia mi appartenga, con ogni sua peculiarità e con ogni suo dettaglio. 

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Adriana De Caro
ARCHEOloga&artista EMOZIONale




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